Gli eroi della RIO 2019 #7: Matteo Zanini

Settimo appuntamento per la nostra rubrica “Gli Eroi della RIO 2019”, il protagonista è Matteo Zanini. Ciao Matteo, è un piacere averti qui con noi su Gamereligion.it Ciao Matteo,...

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Settimo appuntamento per la nostra rubrica “Gli Eroi della RIO 2019”, il protagonista è Matteo Zanini.


Ciao Matteo, è un piacere averti qui con noi su Gamereligion.it

Ciao Matteo, piacere mio.

Da quanto partecipi alla Rio?

Ho iniziato a collaborare alla ricerca ormai una decina di anni fa, credo si trattasse di FM 2008 o 2009. Gli anni passano, inizio ad essere uno dei decani del gruppo!

Cosa ti ha spinto ad iniziare quest’avventura?

Sicuramente la passione per FM, di cui sono un avido giocatore fin da quando avevo 11-12 anni. Ricordo che già allora, oltre alla gestione manageriale della squadra, rimasi colpito dalla profondità e dall’accuratezza del database. Mentre i giochi tradizionali si fermavano giusto alla Serie A, in (all’epoca) CM trovavo i giocatori della mia squadra del cuore, il San Marino Calcio, ai tempi in Serie C-2. Quante carriere, quante partite condivise con gli amici e compagni di scuola, quanti aneddoti! Così quando scoprii – quasi per caso – che si poteva partecipare attivamente alla modifica del database, non ci pensai due volte ad iscrivermi, inizialmente come ricercatore del San Marino. Fu amore a prima vista: la possibilità di editare i protagonisti delle mie carriere, la ricerca del dettaglio per arricchire il database, gli aggiornamenti maniacali di trasferimenti minori. Col tempo la passione non si è arrestata, anzi, negli anni sono diventato head researcher del database sammarinese e “braccio destro” del mitico Panoz per quanto riguarda la Ricerca Italiana.

Cosa rappresenta per te la Rio?

Una piacevole consuetudine e ormai anche una parte piacevole della mia routine. Sebbene stia diventando sempre più un “lavoro” lungo tutto l’anno, ci sono alcuni momenti che si ripetono ogni anno: le prime candidature verso maggio, le migliaia di trasferimenti estivi, le ultime correzioni a settembre, la fase di testing. Siamo un gruppo collaudato ed è bello ritrovarsi a contatto con le stesse persone ogni anno.

Raccontaci com’è andata quest’anno. Di cosa ti sei occupato?

Quest’anno penso sia andato tutto per il meglio, nonostante qualche piccolo intoppo, comprensibile data la vastità del compito che siamo chiamati a svolgere. La squadra della ricerca è sempre più rodata e svolge un lavoro di assoluta qualità, grazie all’impegno dei collaboratori più storici e l’ingresso di qualche nuova leva. Direi che ci meritiamo un 20 in determination, teamwork e consistency! Io mi occupo essenzialmente di coordinare il lavoro del gruppo, facendo anche un po’ da filtro tra il gruppo di ricercatori e Sports Interactive. Si tratta quindi di organizzare i vari task trasversali di editing, sistemare le piccole richieste quotidiane e, soprattutto, inserire in database le migliaia segnalazioni di trasferimento che facciamo ogni anno, da Cristiano Ronaldo alla Juventus allo sconosciuto attaccante in Eccellenza.

A quale giocatore, editato da te, sei più “affezionato”?

Sicuramente a quelli che sono passati dal San Marino, penso a Lapadula editato al termine della cavalcata trionfale della stagione 2011-12 (24 gol e promozione), oppure ai promettenti Sensi e Diawara, lanciati nel grande calcio nonostante una stagione terminata con la retrocessione in Serie D.

Resto “affezionato” anche a tanti calciatori che ho avuto nelle mie partite, in particolare Giacomo Beretta, capitano e goleador di una delle carriere che ricordo con maggiore soddisfazione.

Quali strumenti ti hanno aiutato in questa ricerca?

Negli anni abbiamo affinato sempre di più le modalità di organizzazione e coordinamento, passando dai forum a un più immediato gruppo Facebook, con una serie di fogli di lavoro condivisi tra i collaboratori, ma non mancano richieste dell’ultima ora via messaggio nel cuore della notte 😀

Penso che abbiamo raggiunto un ottimo livello di affiatamento, la comunicazione è più immediata e il rapporto tra colleghi sempre più orientato alla collaborazione.

Infine, il lavoro di import e mass editing è poi possibile grazie a Panoz che ha creato, nel corso degli anni, una serie di strumenti che ci permettono di garantire al nostro database una profondità che non ha eguali nel mondo di FM (e, permettimi di sottolinearlo con un certo orgoglio, nel mondo del calcio e dello scouting).

Come organizzi il tuo lavoro?

Abbiamo alcune scadenze fisse imposte dalla Sports Interactive, in base alle quali decidiamo, in accordo con Panoz, come suddividere il lavoro interno. Non è sempre facile e gli ultimi giorni sono spesso frenetici, con le varie attività che si protraggono fino a tarda sera, costringendoci a salti mortali tra lavoro, famiglia e impegni vari. Ma una volta consegnato il tutto, ci rendiamo conto che ne è valsa la pena. Quest’anno siamo stati un po’ favoriti dalla chiusura anticipata del calciomercato e, grazie anche all’esperienza degli anni passati, ritengo che siamo riusciti a fare ancora una volta un grande lavoro, nel pieno rispetto di tempi e scadenze.

Essere parte integrante della Rio, da fan della serie, lo reputi un traguardo oppure un punto di partenza?

Si tratta di un’eventualità a cui non avevo mai pensato, essendomi affacciato a CM/FM senza conoscere e capire la quantità di lavoro che ci fosse dietro ogni singola edizione. Ora, invece, per me è un grande orgoglio sentirmi parte di questa famiglia che ogni anno è parte integrante di un successo internazionale. Partecipare al meeting internazionale degli Head Researcher, a Manchester nel 2016, con colleghi di tutto il mondo – dall’Australia all’Islanda, dall’Argentina all’Indonesia – è stata davvero una forte emozione e un grande traguardo su una strada che spero ancora molto lunga e altrettanto emozionante.

Grazie Matteo, è stato un piacere intervistarti.

Ciao Matteo, un saluto a tutti i lettori.

Gli eroi della RIO 2019 #7: Matteo Zanini ultima modifica: 2018-11-06T12:00:38+00:00 da Matteo Milo
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